Febbraio 2016
“CONSAPEVOLEZZA del bacino"
Da “SVUOTA LA PANCIA, LIBERI IL CERVELLO” alla “CONSAPEVOLEZZA DEL BACINO”. L'argomento della Rubrìca di Gennaio viene esteso nell'articolo di Febbraio 2016, ma con un'altra lettura.
Consapevolezza del bacino
Il bacino visto come una struttura fisica, con la prospettiva terapeutica, come sede dell'equilibrio energetico per meditare sull'energia, come una miniera di significati che si manifestano con potenti simboli oppure come sede delle emozioni, delle passioni … e ancora, le emozioni, le passioni, che posizione hanno nel contesto della cultura indiana?
Proprio a questo soggetto sarà dedicato anche il primo Seminario dell'anno 2016, programmato per il mese di Marzo: “Consapevolezza del bacino e del segmento lombare per prevenire il mal di schiena”.
Nella parte pratica verranno sperimentate le asana dello yoga che rendono il bacino la sede della stabilità, dell'equilibrio fisico e perno della verticalità, mentre la teoria riguarderà il simbolismo della regione pelvica e la fisiologia sottile secondo la tradizione Yoga.
Farfalle: illustrazioni di Boris Indrikov
Studio e sperimentazione proposti durante i seminari dovrebbero essere bilanciati; la teoria non è mai lettera morta e la pratica non deve ridursi ad una ginnastica, anche se ben fatta. Noi disponiamo di un corpo, o meglio di cinque corpi, e di una mente, o meglio di differenti livelli della psiche, che devono evolvere, tutti parallelamente.
Ecco dunque una sintesi non esaustiva dei passaggi principali del seminario di Marzo, fermo restando che la trasmissione migliore avvine "da bocca a orecchio". Quando lo studio e la pratica yoga trovano posto fra le priorità nel quotidiano, questo è già un evento speciale.
Guardiamo il disegno anatomico del bacino: quale immagine ci suscita? Potrebbe essere una farfalla? oppure un vaso? o che altro? Parlare di questa parte del corpo è complesso e anche molto interessante perché connessa alla sfera intima e più misteriosa del nostro corpo.
Simbologia: il bacino sottosopra
77. Qualsiasi fluido (amrita o soma) scorra dalla Luna dal divino aspetto, tutto questo viene divorato dal Sole: per questo motivo il corpo invecchia.
78. Esiste un eccelso sistema che inganna la bocca del Sole: esso non può essere appreso neppure da milioni di testi sacri, ma solo dall'insegnamento del maestro.
79. Per colui che ha l'ombelico in posizione superiore e il palato in quella inferiore, il Sole è in alto e la Luna in basso: questa, chiamata posizione i nversa (viparita-Karani) è appresa grazie allinsegnamento di un maestro.
80. Chi la effettua giornalmente ha il fuoco gastrico ravvivato, e per questo èraticante bisogna preparare una grande quantità di cibo:
81. se ha poco cibo, il fuoco gastrico lo consuma velocemente. Il primo giorno egli deve stare con la testa in basso e i piedi in alto per un istante;
82. poi, giorno per giorno, lo pratichi per una frazione di secondo in più: dopo sei mesi, le rughe e i capelli bianchi sono scomparsi; chi poi lo segue per tre ore ogni giorno, vincela morte.
("HATHA-YOGA PRADIPIKA" – capitolo 3 – versetto da 77 a 82)
Capovolgersi è rimettere a posto ciò che, un giorno, è stato rovesciato da un avvenimento che ha messo il mondo “al contrario”; detto in altro modo, crediamo di vivere in un mondo diritto mentre si trova al contrario; quindi realizzando un'inversione, ci rimettiamo per il verso giusto.
Il simbolismo della Luna è uno dei più paradossali; da una parte questo satellite che riceve la luce solare rappresenta l'inconscio; dall'altra parte, in quanto corpo celeste freddo, materializza la ragione.
La Luna quindi porta tanto i valori creativi, profetici ed intuitivi dell'inconscio, quanto le dominanze logiche e deduttive dell'intelletto.
Il simbolismo del Sole, fonte di luce e di vita, possiede un ruolo fecondatore e portatore di nutrimento. Associato alla siccità, portatore di sterilità e di morte, svolge il ruolo distruttore. Nell'essere ordinario il Soma gocciola continuamente dalla cavità palatale per essere consumato dal fuoco gastrico, che ne è particolarmente avido. L'obiettivo dello hatha-yogin consiste nel preservare questo nettare o addirittura nel fermarlo. Numerose sono le tecniche che vanno in questa direzione, sia attraverso le pratiche di pranayama, sia con asana; alcune di queste saranno sperimentate durante il seminario.
Ma quale concetto possiamo tenere preziosamente nella nostra testa? E' importante? … certamente si, è importante! Il concetto è questo: premere sul “pulsante” corrispondente ai centri energetici contenuti nel bacino è come “accendere la luce” direttamente sul centro nella testa, detto “AJNA CHAKRA" loto bianco puro a due petali, che rappresenta le dualità superate grazie a una conoscenza di ordine spirituale, superiore al sapere intellettuale.
La parola “spiritualità” è da considerare con grande rispetto. C'è sempre tempo per la spiritualità! Personalmente, non avendo scelto una via monastica per la mia crescita personale, e non essendo interessata a diventare una santa, preferisco conoscere me stessa per poter vivere meglio o per comprendere gli scherzetti prodotti dalla piccola mente.
Bacino ed equilibrio
Tanto gli asana capovolti quanto quelli in equilibrio stimolano il vestibolo dell'orecchio interno (che presiede appunto all'equilibrio) e ne migliorano la funzione. Per conservare l'equilibrio, contrastando la forza di gravità, è necessaria un'attenzione costante ed una mente ben ferma. Un allenamento regolare in asana di questo tipo dona alla mente una sempre maggiore fermezza ed una migliore concentrazione, dal momento che le tensioni esterne e il processo del pensiero vengono meno quando si è consapevoli della funzione dell'equilibrio.
Bacino e verticalità (della colonna)
Nella pratica proposta dal centro, ancor prima di inziare gli esercizi da seduti o in piedi, con il corpo sdraiato sul tappetino, si ricerca un'attenzione di qualità. Un mezzo efficace consiste nel trovare una connessione sensibile con l'addome. Per esempio attraverso la respirazione addominale, sulla base della percezione dei movimenti passivi della parete addominale prodotti dal respiro naturale. A partire dalla distensione interna addominale si introducono movimenti a differenti livelli del corpo (perineo, pelvi, torace, parte alta del corpo) e movimenti respiratori su un piano verticale. Si sottolinea l'importanza dell'allungamento, non solo della muscoltura profonda lungo la colonna, ma anche quello adatto per aprire i differenti canali pranici senza troppa fatica.
Il nostro ascolto, i nostri aggiustamenti posturali, anche se suscettibili di miglioramenti, agiscono secondo schemi e priorità a cui siamo molto abituati, tanto da considerarli normali e assoluti. La pratica, spesso, è il risultato delle regole dettate dalla mente ordinaria che organizza, sceglie secondo quello che le fa più comodo; detto in altre parole la mente ha delle preferenze: tiene le cose belle, scarta quelle brutte e si annoia di fronte a quelle neutre. Le caratteristiche della coscienza sono diverse e non sono alternative alle regole della mente, sono semplicemente diverse, né migliori, né peggiori. Nella pratica questo si traduce con la ricerca di un funzionamento non egoico delle strutture del nostro corpo.
Molte grazie, Silvia Caleffi